venerdì 6 settembre 2013

Sangu meu (postilla)

Tanto per iniziare si dovrà specificare il significato recondito della lussuriosa espressione "Sangu meu", poi si vedrà...

Espressione idiomatica siciliana che, letteralmente, può essere tradotta come “Sangue mio” e che, per quanto mi è sembrato di capire, viene espressa con una sonorità abbastanza accentuata e pittoresca e foneticamente distorcente che il suono pronunciato verrebbe più o meno così: “Sango meeeoo”; salvo, ovviamente, percepibili differenze da provincia a provincia nella stessa terra Sicula che, nella fattispecie, non ho avuto la fortuna di approfondire. Ancora per quanto mi è sembrato di capire, questa significativa espressione viene utilizzata prevalentemente da soggetti di sesso maschile allorquando, alla visione di una “bedda fimmina” (bella femmina) in qualsiasi contesto essa si manifesti, vogliano, come dire, esprimere tutto il loro appagamento visivo e magari anche sensoriale – dovuto magari ad un profumo promanato dalla stessa fimmina – in maniera metafisica, ovvero trascendendo in maniera mistico-sessuale il contesto in cui è avvenuta la visione stessa. C’è da dire, per giunta, che nei soggetti più scoppiati e bramosi o semplicemente più sensibili, tale manifestazione di spassionato apprezzamento viene solitamente accompagnata da modalità semiotiche piuttosto familiari, tipo nell’insieme “spalancare la bocca, ruotare gli occhi verso l’alto e sbattere le ciglia muovendo la mano chiusa a pugno”; tali modalità semiotiche, nel loro insieme, donano un maggior vigore e una virilità più denotativa all’espressione in sé; mentre i rimandi connotativi del linguaggio nel suo complesso – verbale e del corpo – li lasciamo volentieri all’estro fantasioso del lettore.           

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